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Che cosa è la salute e come lo Shiatsu la può sostenere?

patrizia stefanini team ies

Original: What is health and how does shiatsu support health?

Se consultiamo un dizionario di lingua italiana, sotto la voce salute, possiamo leggere questa definizione: “stato di benessere fisico e psichico dell’organismo, derivante dal buon funzionamento di tutti gli organi e gli apparati…”
Ho un’ opinione alquanto diversa dello stato di salute, che mi sono formata negli oltre 20 anni di esperienza come shiatsuka.

Credo che il concetto di salute sia assolutamente relativo, variabile in epoche e culture diverse, e possa essere soggettivamente interpretato. Nel mondo occidentale contemporaneo, ad esempio, lo stato di salute è finalizzato alla capacità lavorativa e alla competizione. Questo obiettivo conduce la ricerca medica verso strumenti che incrementino le performances fisiche ed intellettuali.
Naturalmente la scienza medica ha come compito istituzionale soprattutto quello di trovare rimedi al più alto numero di malattie, e salvare vite è essenziale; tuttavia questo, per molti, non è tutto: condizione necessaria, certo, ma sicuramente non sufficiente.

Lo shiatsuka ha, rispetto al concetto di salute, un atteggiamento diverso, conseguenza del proprio “background” culturale e dell’incontro con persone alla ricerca di una migliore qualità di vita.

Lo shiatsu offre l’ opportunità di osservare le condizioni di vita da un’ottica più ampia, e da un punto di osservazione privilegiato. Con lo shiatsu esploriamo, comunichiamo e siamo aperti ai messaggi, spesso assistendo a questo scambio con stupore e compassione. Questo ha fortemente influenzato le mie credenze di base, che a loro volta hanno nel tempo modificato il modo in cui ho inteso il mio ruolo di praticante.

La direzione del cambiamento è legata ad una visione sempre meno deterministica della realtà, sostenuta dai miei studi universitari di fisica quantistica : Come pensare di ” risolvere un sintomo” se quello che rilevo già in fase di valutazione energetica è determinato anche da me, non esistendo un mondo oggettivo ma diverse possibili realtà parallele? …E se la chiave sia sapersi muovere tra l’uno e l’altro ?!?

La seduta shiatsu offre l’incontro tra due esseri umani, ciascuno mondo unico e quindi degno del più ampio rispetto. Essere testimone delle risorse del cliente, e catalizzatore di suoi possibili cambiamenti è la posizione che scelgo di avere all’interno del “setting” shiatsu. Ove peraltro i ruoli non sono così categorici, esistendo uno spazio di semplice condivisione che è l’ambito ove lo shiatsu semplicemente “è”.

Anche quando la sua richiesta è legata alla risoluzione di un sintomo, la mia scelta è di incontrare la persona nella sua espressione di vita, sentirne il battito vitale e offrirgli la possibilità di ampliare la conoscenza di sé. Sono convinta che ogni male esprime qualcosa di vitale, è un messaggio da decodificare, un accesso a potenzialità inesplorate. Un suggerimento da cogliere per cambiare direzione, verso un maggiore rispetto di sé.
Il sistema di Masunaga, in uno dei suoi sviluppi successivi alla sua scomparsa, mi offre un adeguato supporto teorico. Il kyo /jitsu della Setsu-shin iniziale mi apre l’accesso alle condizioni di vita del mio cliente, ricco com’è di informazioni rispetto al suo stile di vita, ai suoi processi di esplorazione e di affermazione. Dal fisico allo spirituale, attraverso i livelli emozionali e mentali, tutto è lì, nel ki che scorre e che si può contattare, con cui interagire attraverso il linguaggio non verbale del tocco shiatsu, affiancato da un processo continuo di “assessment” visivo. Sostengo il mio cliente in un processo vitale sano quando, contattandolo attraverso la decodificazione del modello energetico dei meridiani, gli permetto di ampliare le frequenze di vibrazioni possibili per ogni meridiano.

La conseguenza sarà un’ ampliamento delle sue risorse di vita, più raffinati strumenti di comprensione e di interazione con il proprio mondo interiore e con quello esterno, determinato dagli altri.

Quando pratico shiatsu concedo a me stessa un momento di semplice verità, di spazio ove movimenti e ritmi sono nel rispetto delle mie possibilità. Cosa posso offrire al mio cliente? Un’occasione di ascolto privilegiato ove speciali risorse personali divengono disponibili per il proprio progetto di vita. Che cosa voglio ottenere? Che quella persona si responsabilizzi rispetto a ciò che le succede, anche rispetto a malattia e salute.
Se attraverso lo shiatsu il cliente comprende perché quel mal di testa compare sempre in quelle determinate ore, perché il mal di schiena gli impedisce di.., etc., lo shiatsu ha svolto il suo compito primario, riportare nelle mani del protagonista la propria vita. Il principio di autoguarigione nello shiatsu significa conoscere il proprio sistema vitale, sapere a cosa e come reagisce agli stimoli di vita. Diventa così possibile scegliere come vivere e quindi determinare la proprio condizione vitale, la qualità della propria esistenza.

Cosa significa quindi essere in salute? Sentirsi nel completo possesso delle proprie capacità fisiche ed emozionali, coerenti rispetto alle proprie credenze, alla propria scala di valori. Salute come integrità a tutti i livelli, malattia come messaggio da cogliere per progredire su di un percorso di conoscenza di sé e dei fili sottili che ci collegano con le 10000 cose.

di Patrizia Stefanini

 

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